domenica 18 ottobre 2009

Gita a Brescello

Sabato 10 ottobre 2009, il cielo minaccia pioggia, però noncuranti e temerari sei rappresentanti del Gruppo di lettura CoLibri si ritrovano alle ore 9 all’abituale punto di ritrovo per raggiungere Brescello, il paese di Don Camillo e Peppone.
Dopo circa un’ora e trenta minuti di strada e alcuni problemi con le indicazioni stradali fornite da un “moderno GPS”, che sicuramente non era in uso ai tempi di Guareschi, siamo arrivati in quel di Brescello, il paesino della Bassa famoso per aver fatto da sfondo al set cinematografico dei film di Don Camillo e Peppone. Naturalmente la prima meta della giornata è stata il Museo “Don Camillo e Peppone” dove sono conservati numerosi cimeli del Don Camillo cinematografico: la moto di Peppone, il vestito di Don Camillo, le biciclette usate dai due alla fine di Don Camillo e l’Onorevole Peppone, numerose fotografie scattate durante la lavorazione dei film, le locandine originali, le ricostruzioni della canonica di Don Camillo e dell’ufficio di Peppone. All’interno del museo abbiamo ricordato alcune scene salienti dei film di Don Camillo che ci avevano accompagnato nella nostra infanzia e scattato anche delle simpatiche foto ricordo. Usciti dal museo i nostri due fotografi ufficiali, Lina e Renato, ci hanno immortalato accanto al carro armato e alla locomotiva utilizzati nel film Don Camillo e l’Onorevole Peppone e poi abbiamo proseguito nella visita dei luoghi culto del set cinematografico: piazza Matteotti dove si trovano le statue di bronzo raffiguranti Don Camillo, collocata sul sagrato della chiesa, e il sindaco Peppone, posta davanti al Municipio; la chiesa parrocchiale dove è conservato il crocifisso utilizzato nei film, ora collocato in una cappelletta laterale; la casa e la campana di Peppone e per finire la canonica di Don Camillo dove la nostra visita è stata deliziata dall’incontro con la gentilissima signora Iole che ha lasciato la preparazione di un gustoso “stracottino” per raccontarci degli aneddoti molto interessanti e curiosi sulle riprese dei film. Infatti, la casa dove abitava già cinquant’anni fa’ la signora Iole era stata usata per le riprese degli esterni della canonica di Don Camillo e, a quanto pare, le arcate erano state montante solo per 12 giorni e poi rimosse, il cortiletto interno con le galline non faceva parte della casa-canonica ma si trovava nel giardino della casa di fronte, l’attore Fernandel era entrato solo una volta nella casa-canonica affacciandosi alla finestra, mentre il resto delle riprese si era svolto a Cinecittà. Insomma, la signora ci ha svelato un sacco di curiosità che hanno sicuramente arricchito la nostra visita a Brescello anche se ci hanno lasciato un po’ di amaro in bocca.
La bellissima mattinata ci aveva messo appetito così ci siamo deliziati il palato in un’osteria sull’argine del fiume Enza dove Helga e Renato erano stati alcuni anni prima. Devo dire che tutti abbiamo apprezzato i piatti tipici dell’osteria accompagnati da un buon Lambrusco della casa e ci siamo rilassati chiacchierando piacevolmente e facendoci autografare da tutti i partecipanti alla gita le copie del libro di Guareschi: Don Camillo e il suo gregge, acquistato come souvenir nel museo.
Dopo questa piacevole pausa culinaria siamo ripartiti per fare tappa a Sabbioneta, una cittadina in provincia di Mantova, dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La cittadina ospita all’interno delle sue caratteristiche e possenti mura diversi monumenti quali il Palazzo Ducale, il Teatro all’Antica, la Galleria degli Antichi, il Palazzo Giardino, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico. Dopo una tranquilla passeggiata in questa tranquilla cittadina dove il tempo sembra essersi fermato all’epoca dei Gonzaga, siamo ripartiti per fare ritorno a casa con la promessa di organizzare altre gite di questo tipo per passare una giornata cultural-gastronomica in pieno relax e in buona compagnia!









(Testi Michela, foto Lina e Renato)

martedì 6 ottobre 2009

Prossimo incontro

Il prossimo incontro si terrà mercoledì 28 ottobre.
Libro della serata:



I nostri incontri sono aperti a tutti. Chi è interessato a partecipare è invitato a presentarsi mercoledì 28 ottobre 2009 alle ore 21 in Biblioteca (situata all’ultimo piano delle Scuole Elementari di Ziano P.no – portone laterale sin.).

giovedì 1 ottobre 2009

Incontro del 30.09.2009 - A voce alta (The Reader)

Alto numero di partecipanti all'incontro di settembre e anche questa volta tutti i avevano letto il libro per intero, fino all'ultima pagina, quindi i casi sono due: o stiamo prendendo più seriamente il gruppo di lettura, o siamo stati fortunati nello scegliere i titoli!
A voce alta è uno di quei libri che fa riflettere ed è stato molto interessante ascoltare gli aspetti che ciascuno ha colto di questa storia. La discussione inizialmente si è incentrata sulla trama e soprattutto sui personaggi e sulle motivazioni dei loro gesti. I protagonisti sono stati molto criticati, perché non sono personaggi positivi a cui ci si può affezionare e hanno avuto entrambi la loro parte di colpa nello svolgersi della vicenda. Poi si è parlato anche dello stile, perché qualcuno non ha apprezzato il modo di scrivere di Schlink, troppo asciutto e distaccato. A chi invece questo aspetto è piaciuto, sosteneva che è lo stile adeguato a trattare delle tematiche così pesanti. Poi l'intervento di Helga è stato fondamentale per contestualizzare il romanzo. Helga ci ha spiegato che negli anni '60-'70 le giovani generazioni in Germania hanno dovuto affrontare la stessa situazione del protagonista di questo libro: trovarsi davanti una persona (un familiare, un insegnante, un vicino di casa, oppure - come nel libro - un amante) che fino a un attimo prima sembrava la persona più simpatica e buona del mondo, e scoprire all'improvviso che ha un passato legato al nazzismo e ai campi di concentramento. Questo era un problema fortemente sentito, quindi non è del tutto avventato affermare che l'autore con questo libro ha voluto scattare un'istantanea di quella situazione. Ovviamente tutto questo poteva saperlo solo una persona nata e vissuta in Germania in quel periodo, quindi siamo grati ad Helga per averci illustrato questo aspetto che ci ha consentito di vedere il romanzo sotto un'altra ottica. Infine si è parlato dell'analfabetismo e ci si è chiesti se l'analfabetismo possa essere considerato una scusante a determinati comportamenti. Pare infatti che la critica letteraria tedesca abbia accusato Schlink di usare l'analfabetismo per giustificare i comportamenti della protagionista e, di riflesso, il nazzismo. Il Gruppo di lettura di Ziano su questo aspetto dissente.
Terminata la discussione sul libro abbiamo degustato la fantastica torta portata da Emiliana e siamo poi passati al secondo argomento della serata: le gite del gruppo di lettura. Confermata per sabato 10 ottobre la gita a Brescello, mentre la gita in una capitale europea si farà nell'anno nuovo ma è ancora tutto da decidere.
[Maria Teresa per il Gruppo di lettura]