venerdì 14 maggio 2010

Prossimo incontro

Il prossimo incontro è fissato per mercoledì 26 maggio.
Libro della serata: Stramonio, di Ugo Riccarelli





L'ultimo appuntamento prima dell'estate sarà il 30 giugno con "Il paradiso degli orchi" di Daniel Pennac (proposto da Graziella).

Dopo una breve pausa riprenderemo con:
  • Agosto 2010: "Jezabel" di Irene Nemirovsky (proposto da Daniela)
  • Settembre 2010: "Il fu Mattia Pascal" di Luigi Pirandello (proposto da Emiliana)
  • Ottobre 2010: "Scarpe italiane" di Henning Mankell (proposto da Renato)
  • Novembre 2010: "Un giorno perfetto" di Melania Mazzucco (proposto da Elena)

I nostri incontri sono aperti a tutti. Chi è interessato a partecipare è invitato a presentarsi mercoledì 31 marzo 2010 alle ore 21 presso la Biblioteca Comunale Carla Carloni (situata all’ultimo piano delle Scuole Elementari di Ziano P.no – portone laterale sin.).

mercoledì 5 maggio 2010

Incontro del 28.04.2010 - Le ceneri di Angela

All'ultimo incontro del gruppo di lettura è stato Renato ad aprire il dibattito su "Le ceneri di Angela" definendolo romanzo dickensiano. McCourt probabilmente aveva letto Dickens e nella biografia della sua infanzia ne copia un po' lo stile (racconto lungo, ricco di episodi e di avventure). Renato ha letto anche i due romanzi successivi ("Che paese, l'America" e "Ehi, prof!") ma li sconsiglia perché in fondo McCourt non è un vero scrittore, è solo un uomo che a 60 anni ha deciso di scrivere la sua biografia. C'è riuscito molto bene con "Le ceneri di Angela" ma i romanzi successivi sono noiosi e poco interessanti, una sorta di "minestra riscaldata".
Il romanzo è piaciuto a tutti, nonostante gli argomenti trattati non siano affatto leggeri. L'unica critica riguarda la prolissità del libro giudicato da alcuni troppo lungo.
Il dibattito si è incentrato principalmente sulla figura del padre, da molti individuato come il personaggio peggiore della storia. Lorena invece lo giudica un personaggio interessante ai fini della storia. Ci mostra come l'alcolismo fosse un fatto culturale (i veri uomini dovevano andare al pub a ubricarsi!) e altri cliché tipici dell'epoca (l'uomo che non cammina per strada portando pacchi, che non va a raccogliere il carbone per strada anche se i figli stanno morendo di freddo). Il libro ci dà un'immagine molto realistica e molto cruda di un pezzo di storia d'Irlanda. Molti episodi il protagonista li ha vissuti sulla sua pelle, altri può non averli vissuti direttamente ma magari li ha visti perché la povertà era comune a moltissime famiglie e a ben pensarci, anche da noi in Italia, nel periodo tra le due guerre, la situazione non era molto diversa.
Altro aspetto che ha catturato la nostra attenzione riguarda il titolo. Perché le ceneri di Angela? Nel libro non viene mai detto esplicitamente però più di una volta McCourt parla della madre seduta accanto al camino (quasi mai acceso), che rimestava le ceneri, con lo sguardo perso nel vuoto. Però abbiamo anche ipotizzato che si tratti di un titolo metaforico.
L'ultima parte della serata è stata come al solito allietata dalla torta di Daniela e da altri dolcetti portati da chi non è riuscito a terminare il libro per mancanza di tempo. In fine Lorena, Renato, Helga e Michela ci hanno raccontato qualcosa della gita alla Certosa di Pavia. Peccato che questa volta l'uscita del gruppo di lettura abbia suscitato poco interesse, speriamo di organizzarne presto un'altra e di raccogliere un maggior numero di partecipanti.
(Maria Teresa per il Gruppo di lettura)