lunedì 25 agosto 2014

Prossimo incontro

Il prossimo incontro è fissato per mercoledì, 27 agosto 2014 ore 21.
Il libro della serata: "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez.


E questo è il nostro programma di lettura per i mesi successivi: 
 

• Settembre 2014: “Pimpì oselì” di Elena Gianini Belotti 
• Ottobre 2014: “La bambina che diceva sempre di si” di Maud Lethielleux   
• Novembre 2014: “La discarica” di Paolo Teobaldi 

I nostri incontri sono aperti a tutti gli appassionati della lettura! ati della lettura!  Ci troviamo ogni ultimo mercoledì del mese (dicembre e luglio esclusi) nella Biblioteca comunale Carla Carloni Biblioteca comunale Carla Carloni di Ziano Piacentino. Chi è interessato a partecipare è invitato a presentarsi il giorno indicato alle ore 21 in biblioteca (situata all’ultimo piano delle Scuole Elementari di  Ziano P.no – portone laterale sin.). 
Per info scrivi a: gruppodiletturaziano@gmail.com

VICOLO CANNERY - Incontro del 25.06.2014

Come molti libri in passato anche “Vicolo Cannery” di John Steinbeck ha stimolato il nostro gruppo a discutere di tanti argomenti, di valori, di regole, di modi di vivere...  Il libro del premio Nobel ci ha aperto una finestra sull’America degli anni ‘30, o meglio: su una parte della società americana di quell’epoca. Il Vicolo Cannery (che ha dato il titolo al romanzo) è una stradina di Monterey, città californiana che un tempo viveva di pesca e dei derivati di essa (l’inscatolamento delle sardine ad esempio). Steinbeck ci fa vedere un microcosmo di gente che vive ai margini della società, disoccupati, senzatetto, ruffiani, prostitute, giocatori, piccoli usurai … e ci descrive la loro amicizia con Doc, un biologo marino che vive in mezzo a questi emarginati e si sente legato a loro con molta simpatia. “Vicolo Cannery” è un racconto tragi-comico, in parte malinconico, pieno di piccole e grandi debolezze umane, ma anche di amicizia e di un profondo senso di rispetto per la vita degli altri (senza giudicarli anche se molto diversi tra di loro).
E proprio questo aspetto ha fatto partire la nostra discussione. Qualcuno dei presenti si chiedeva se fosse meglio vivere come loro (assaporando la vita con poco) o come noi (con tutte le nostre regole, ma anche le nostre sempre crescenti esigenze). Altri contestavano i caratteri dei protagonisti “fannulloni” dichiarandosi persino infastiditi da alcune parti del libro. E poi c’erano quelli (in realtà la maggioranza nel nostro gruppo) che ammiravano (e amavano) “la grande umanità” che traspira dalla descrizione dei protagonisti e dal complesso di regole e di valori che loro stessi si sono dati per la pacifica convivenza nella loro stradina e nel loro microcosmo.
Elaine (che è nata e cresciuta in USA) ha dato un contributo importante per comprendere anche le intenzioni dello stesso Steinbeck nello scrivere questo libro.  Lo stile (frasi corte, pochi aggettivi) di “Cannery Row” (così il titolo originale uscito nel 1945) faceva parte di una tendenza letteraria americana degli anni ‘40 che cercava di ridurre all’osso la scrittura, ma anche la vita. Background erano la grande depressione (scoppiata con il crollo di Wall Street nel 1929), la disoccupazione, la povertà. Elaine ci fa presente che negli USA della metà del secolo scorso esistevano “due società”, la cosiddetta “buona” in cui le donne ancora negli anni ’70 uscivano di casa indossando cappellino e guanti bianchi e la società “ribelle e di rottura” che sfociava nel movimento “beatnik” (con musica beat e libri come “On the road” per citarne solo uno).
Anche il prossimo libro (in discussione a fine agosto) è un’opera importante della letteratura del ‘900. Dopo la recente scomparsa di Gabriel Garcia Marquez abbiamo scelto il suo romanzo “Cent’anni di solitudine”.  Buona lettura a tutte/tutti!