venerdì 30 marzo 2018

Incontro del 28 marzo 2018 - Infedele


Il libro di marzo non era un romanzo ma un’autobiografia. E per semplificare questo resoconto copio+incollo  parte della seconda di copertina:

>> "Sono cresciuta tra la Somalia, l'Arabia Saudita, l'Etiopia e il Kenya. Sono arrivata in Europa nel 1992, a ventidue anni, e vi ho trovato una nuova casa. Ho girato un film con Theo Van Gogh che per questo è stato ucciso a sangue freddo da un estremista islamico, e da allora vivo tra guardie del corpo e automobili blindate. Poi un tribunale olandese ha ordinato che lasciassi la mia casa: il giudice ha dato ragione ai miei vicini nel ritenere pericolosa la mia presenza nel quartiere. Per questo me ne sono andata." 

Con queste parole Ayaan Hirsi Ali apre uno squarcio nel racconto drammatico della propria vita, dall'infanzia, trascorsa con la nonna matriarca, custode tirannica delle leggi del clan e dell'islam, alla tortura della mutilazione genitale, dall'esilio cui fu costretta dall'opposizione del padre alla dittatura di Siad Barre, al rifiuto di un matrimonio imposto con la forza. Fino alla fuga dall'islam, all'approdo in Olanda e infine negli Stati Uniti. <<

Il libro è piaciuto molto ai partecipanti del nostro GDL. E come era prevedibile è nata subito un’accesa discussione sugli argomenti trattati da Ayaan Hirsi Ali: la sottomissione delle donne, la violenza fisica e psicologica nei loro confronti, il ruolo che in tutto ciò ha la religione islamica, ma anche i tentativi (non sempre molto felici, anzi spesso fallimentari) da parte delle democrazie occidentali di integrare migranti musulmane/i nelle nostre società. 

A dispetto delle diversità politiche/partitiche che sono presenti anche nel nostro GDL siamo riusciti a trattare questi argomenti con grande serietà e senza scivolare in spiacevoli luoghi comuni anti- oppure pro-Islam. Anzi, qualcuno ha proposto persino di leggere insieme il Corano per capire meglio… E non escludo che sarà fatto, cercando però qualcuno più esperto di noi che possa aiutarci a capire ed interpretare meglio il sacro testo.

Prossimo libro (da discutere il giorno 24 aprile): “Non lasciarmi” del Premio Nobel per la Letteratura 2017, Kazuo Ishiguro.

(Helga, membro del Gruppo di lettura “CoLibri”)

domenica 11 marzo 2018

Prossimo incontro

Il prossimo incontro è fissato per mercoledì, 28 marzo 2018, alle ore 21:00

Il libro della serata sarà: "Infedele" di Ayaan Hirsi Ali.


  E questo è il nostro programma per i mesi successivi:

- Aprile 2018: "Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro
- Maggio 2018: "La controvita" di Philipp Roth
 


I nostri incontri sono aperti a tutti gli appassionati della lettura!
Ci troviamo ogni ultimo mercoledì del mese (tranne dicembre e luglio!) nel Palazzo Comunale di Ziano P.no (ingresso laterale a sinistra, parcheggio sx del municipio)

Chi è interessato a partecipare è invitato a presentarsi il giorno indicato alle ore 21.00 (oppure ore 20.30 nei mese "invernali" da novembre a febbraio) direttamente lì.
Per info: gruppodiletturaziano@gmail.com


domenica 4 marzo 2018

Incontro del 28 febbraio 2018 - Quel che resta del giorno



“Quel che resta del giorno” è il romanzo più noto di Kazuo Ishiguro (Premio Nobel per la Letteratura 2017) .  Protagonista e voce narrante: Mister Stevens, anziano e irreprensibile maggiordomo inglese di alto rango che durante un breve viaggio in macchina riflette sul suo passato, sul suo lavoro, sui suoi rapporti con colleghi e parenti.  

Lo stile di Ishiguro è elegante e controllato, a tratti quasi asettico. Il suo libro è un racconto magistrale di ricordi di una vita. Ogni pagina è piena di cose non dette, di sentimenti non espressi, di rapporti umani inesistenti, di occasioni perse. 

Con grande enfasi il maggiordomo spiega al lettore su quasi 300 pagine il suo concetto di fedeltà alla professione e al suo padrone. Parole come “dignità”, “discrezione” e “serietà”  sono i valori centrali e vengono elevati a livelli di abnegazione quasi monastica.

A tutti i partecipanti al nostro GDL di fine febbraio è piaciuto questo romanzo, anche se qualcuno l’ha trovato un po’ troppo “lento” nello stile e nella trama. Le interpretazioni del “personaggio Stevens” non erano uguali per tutti noi però. C’era chi vedeva Stevens, ormai arrivato alla “fine della giornata” (cioè: della vita) come figura tragica che ripensava ai grandi vuoti della sua triste esistenza. Chi invece si diceva convinto che l’anziano maggiordomo in fin dei conti era pienamente appagato dalla sua vita e soprattutto dalla sua brillante carriera professionale. La nostra discussione era, anche questa volta, vivace ed interessante. 

E visto che Kazuo Ishiguro, giapponese di nascita  ma inglese “di fatto” (vive sin da bambino a Londra), ci ha incuriosito molto, abbiamo deciso di leggere già in aprile un altro suo romanzo. Prima però il libro di marzo: “Infedele” di Ayaan Irsi Ali. 
Buona lettura! 
(Helga per il GDL "CoLibri")