venerdì 1 giugno 2018

Incontro del 30.05.2018 - La controvita

Il libro del mese era "La controvita" di Philip Roth, proposto da Helga.
Il libro è suddiviso in 5 capitoli lunghi. Nel primo capitolo, il dentista Henry Zuckerman, fratello dello scrittore Nathan Zuckerman (protagonista di altri romanzi di Roth e suo alter ego) a soli 39 anni si trova a dover affrontare una malattia cardiaca e i farmaci che è costretto a prendere lo rendono impotente. Invasato dalla relazione extraconiugale con la sua assistente, Henry decide di sottoporsi a un intervento chirurgico per poter smettere i medicinali, ma purtroppo morirà in sala operatoria. Nel secondo capitolo, dopo l'intervento chirurgico, la storia prosegue in modo completamente diverso rispetto al capitolo precedente: Henry sopravvive e poi fugge in Israele in preda a una crisi mistica e di identità. In un altro capitolo ancora è Nathan il fratello malato di cuore che morirà in sala operatoria...
Realtà e finzione si mischiano in un libro metaletterario di cui alla fine non si capisce più quali personaggi/eventi sono usciti dalla fantasia di Roth e quali dalla fantasia di Nathan. Quali sono i personaggi/eventi del romanzo? E quali quelli del romanzo nel romanzo?
Questa volta non si può dire che ci sia stato un vero dibattito su questo libro perché non c'era granché da dire. Si tratta di un libro che deve essere prima di tutto capito per poterlo apprezzare. Una volta che il lettore comprende che Roth sta giocando, che sta mischiando gli stessi ingredienti inventando in ogni capitolo una storia diversa, il libro scorre via veloce per la curiosità di scoprire che cosa ci aspetta nelle pagine successive.
Se non si coglie questo aspetto, si rimane delusi, non si apprezza l'ironia e ci si ferma a un livello superficiale.

Il caso ha voluto che avessimo scelto di leggere Philip Roth a maggio e lui purtroppo è mancato proprio pochi giorni prima del nostro incontro. Senza aver ricevuto il Premio Nobel che, secondo noi, avrebbe senza dubbio meritato. Abbiamo pertanto deciso di omaggiarlo, leggendo nei prossimi mesi "Pastorale americana". A breve pubblicheremo il nostro calendario di letture aggiornato.

(Maria Teresa per il Gruppo di lettura)

1 commento:

Helga ha detto...

A me è piaciuto tanto questo libro, del tipo "sliding doors". L'ho amato la prima volta, e l'ho amato ancora di più quando l'ho letto per la seconda volta (per il gruppo di lettura). Roth per me era un grande, un gigante della letteratura...