sabato 15 settembre 2018

Incontro del 29 agosto 2018 - Occhio di gatto


Con “Occhio di gatto” della scrittrice canadese Margaret Atwood è iniziato il nostro nuovo ciclo di lettura dopo la lunga (e calda) pausa estiva. E’ un romanzo che ci racconta molto sullo stile di vita di metà ‘900 in Canada.
In occasione della prima retrospettiva delle sue opere la pittrice Elaine, protagonista del libro, torna dopo tanti anni a Toronto, la città dove è cresciuta. E qui si/ci ricorda il suo passato, la sua famiglia, le sue amiche e anche diversi eventi traumatici della sua infanzia/gioventù.
C’è una famiglia anticonformista, un padre entomologo che grazie al suo lavoro “costringe” la famiglia a vivere per un lunghi periodi nei boschi, con molta libertà, senza convenzioni “borghesi”, ma anche senza rapporti con la società circostante. Per Elaine, bambina, significa di crescere senza molti riferimenti femminili, imitando i comportamenti maschili e modi di pensare/agire del fratello più grande, unico compagno di gioco per anni. Quando poi, una volta raggiunta l’età scolastica dei figli, la famiglia diventa “sedentaria” (il padre insegnerà all’università di Toronto) Elaine cerca di assumere il suo nuovo ruolo da “femmina”.
Con un po’ di difficoltà trova delle amiche, tra cui anche Cordelia, “leader” del piccolo gruppo e sua aguzzina. L'unico vero alleato di Elaine è un occhio di gatto, una biglia di vetro, dura, fredda, forte come lei avrebbe voluto diventare.
Quella prima parte del romanzo parla della “crudeltà” tra bambini che oggi spesso viene chiamato “bullismo”.   Nella seconda invece impariamo molto sul movimento femminile e sul mondo dell’arte degli anni ‘60/’70 in Canada.
“Occhio di gatto” è un romanzo complesso e non banale e ha suscitato reazioni diverse nel nostro GDL. I giudizi andavano da “fantastico” e “meraviglioso” a “irritante” e persino “interessante ma troppo lungo”. In ogni caso, gli argomenti trattati dalla Atwood ci hanno stimolati anche questa volta ad una discussione  lunga, intensa e come sempre interessante.
Prossimo incontro a fine settembre con “Stoner” di John Williams.

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