“Il crollo”, secondo libro del nostro ciclo africano, è universalmente riconosciuto come la più grande opera letteraria sull’Africa coloniale scritta da un africano. L’autore, il nigeriano Chinua Achebe (scomparso solo pochi mesi fa all’età di 82 anni negli USA) l’ha scritto nel 1958, raccontandoci l’annichilimento sociale, culturale e umano subito dalle popolazioni africane soggiogate dal colonialismo occidentale.
La storia si svolge in Nigeria verso la fine del ‘800 e ci permette di conoscere da vicino i costumi degli Igbo (una delle etnie nigeriane) prima dell’arrivo dei colonizzatori europei: la loro vita nel villaggio di nome Umuofia, le loro feste, le loro leggi e regole, le loro credenze (anche religiose) e naturalmente le loro relazioni sociali e familiari. Protagonista è Okonkwo, sposato con tre donne da cui ha sette figli. È un guerriero coraggioso, ambizioso per far dimenticare a tutti il proprio padre, considerato pigro e “senza polso”.
L’arrivo dei primi europei nel suo villaggio è fatale per Okonkwo, non solo perché “perde” il figlio primogenito che lascia la cultura e i riti (spesso abbastanza duri) del clan per convertirsi al cristianesimo. Ma la fine della storia e quella di Okonkwo stesso simboleggiano in un certo senso la fine (il crollo) dell’Africa precoloniale.
“Più di un romanzo questo libro è una specie di documentario” diceva una delle partecipanti del nostro GDL durante l’incontro di fine giugno. E tutti eravamo d’accordo che grazie a questa lettura abbiamo imparato veramente moltissimo su una civiltà antica, che presenta molte differenze ma anche moltissime parallele con il nostro mondo “moderno” occidentale.
Infatti, la discussione della serata è stata molto accesa. Uno degli argomenti principali: la discriminazione delle donne, non solo nell’Africa di più di 100 anni fa, ma anche nella società odierna italiana.
“Il crollo” di Chinua Achebe è il primo romanzo di una trilogia che racconta i cambiamenti fondamentali nel continente nero. E personalmente ho intenzione di leggere anche gli altri due libri di questo ciclo (“Ormai a disagio” e “La freccia di dio”). Purtroppo sono libri difficili da reperire. “Il crollo” ad esempio, tradotto in oltre 50 lingue con più di 10 milioni di copie vendute, è completamente fuori commercio in Italia, e anche nelle biblioteche pubbliche si trovano pochissimi esemplari. …
(Helga per il Gruppo di lettura)