Leggere il libro di novembre,
“Affari di cuore” di Nora Ephron, era sicuramente molto più facile che leggere
“Cassandra” di Christa Wolf nel mese di ottobre. Infatti, tutti quelli di noi
che l’hanno iniziato l’hanno anche finito in pochi giorni.
Elaine, che l’aveva proposto, ha
fatto una piccola introduzione alla nostra serata in biblioteca. Ci ha
presentato Nora Ephron, autrice americana deceduta pochi mesi fa, che era
conosciuta soprattutto come sceneggiatrice di famosi e divertenti film
hollywoodiani con Meg Ryan come “Harry ti presento Sally” , “Insonnia d’amore” o “C’è
posta per te”.
Secondo Elaine “Affari di cuore”,
racconto autobiografico in cui la Ephron scrive del suo matrimonio fallito con il
giornalista Carl Bernstein (famoso in tutto il mondo per l’ inchiesta nel caso
Watergate), è il romanzo più importante di questa autrice. Con molta
(auto)ironia affronta un argomento difficile come il tradimento, e una tragedia
personale diventa (quasi) una commedia. Elaine, anche lei americana di nascita,
ci ha dato informazioni molto interessanti sul ceto sociale in cui viveva e
lavorava la Ephron (la tipica “jewish american princess”) e anche sul humour “tipico
ebraico” con cui affronta certi argomenti come il sesso e il matrimonio, la
famiglia, la follia e anche la psicoanalisi.
Tuttavia, nessuno degli altri
partecipanti del nostro GDL ha apprezzato fino in fondo questo tipo di
scrittura. Tutti dicevamo: sì, il libro era
divertente e facile da leggere, ma niente di più. A Gela ad esempio non
interessava per niente la classe sociale
in cui si svolge la storia; Patrizia era delusa perché si aspettava un libro
molto più frizzante; Renato trovava la storia troppo superficiale, e per quanto
riguarda lo humour ebraico preferiva quello di Woody Allen (anche lui, secondo
Renato, pieno di autoironia ma anche di pensieri e concetti profondi). Io
personalmente ho letto “Affari di cuore” pensando a Meryl Streep e Jack
Nicholson (sono loro i protagonisti del film che è stato tratto da questo
libro) e mi immaginavo in continuazione la loro sicuramente brillante interpretazione
di Rachel e Marc, i due coniugi del romanzo della Ephron.
Per concludere vorrei salutare
una new entry al nostro gruppo: Kamal, che ha promesso di proporre presto
alcuni titoli di letteratura di “casa sua”, cioè del Nord Africa.
(Helga
per il Gruppo di Lettura)
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