Questa volta – per riprendere il filo delle nostre cronache – di dolci sulla tavola non ce n’era nemmeno uno: il numero dei partecipanti al gruppo era piuttosto ridotto e poco entusiasta, ma senz’altro diligente.
Come “La morte segue i magi” di Hans Tuzzi il mese scorso,
anche “Picnic sul ghiaccio” dell’ucraino Andrei Kurkov può certamente definirsi
un giallo atipico: non abbondano azione né suspence, mentre al centro del
racconto è la singolare presenza del pinguino domestico Miša.
Miša è stato adottato da Viktor, scrittore in crisi professionale
ed esistenziale, poichè lo zoo di Kiev non era più in grado di mantenerlo; la
quieta e malinconica esistenza dei due subirà una svolta imprevista quando a
Viktor verrà proposto di scrivere dei “coccodrilli” – ossia dei necrologi
anticipati di personaggi illustri, di cui peraltro una di noi è stata davvero
redattrice – per un quotidiano. Il nuovo incarico porterà in luce le doti inespresse
dello scrittore, se non che, dopo poco, i “destinatari” dei suoi scritti inizieranno
a morire in circostanze sospette, e si profilerà sullo sfondo un piano
criminale che non potrà non coinvolgere Viktor stesso, ignaro strumento della
malavita ucraina, né l’affettuoso e malinconico pinguino.
Le premesse – l’ironia, l’elemento surreale, lo sfondo
sociale – avrebbero potuto portare ad un discreto frutto, ma tutti siamo stati
concordi nel trovare il romanzo tanto scorrevole quanto superficiale, e
raffazzonato nella trama.
Malgrado alcuni momenti, teneri o drammatici, capaci di
sfiorare delle corde emotive, i personaggi restano tratteggiati in maniera
piuttosto sommaria; come altrettanto scarsi e vaghi sono i riferimenti alla
realtà ucraina contemporanea – il libro è degli anni ’90 -, che invece
speravamo di conoscere un po’ meglio attraverso questa lettura.
Se, tuttavia, il romanzo non ha di per sé fornito grandi
spunti di discussione, ci ha in compenso portati a divagare su diversi temi
interessanti: dal rito della cremazione alla questione israelo-palestinese…
Davvero, mancava solo un dolcetto!
(Claudia, del Gruppo di lettura CoLibri)
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