giovedì 9 maggio 2019

Incontro del 30-04-2019 - La stanza del vescovo

Ambientato sulle rive del Lago Maggiore negli anni immediatamente successivi alla fine del secondo conflitto mondiale, questo libro racconta le vicende di un uomo di trent'anni (quasi sicuramente un alter ego dello scrittore), benestante, che si sta concedendo un lungo periodo di vacanza in barca prima di cercarsi un lavoro stabile. Una sera, attraccando al molo di Oggebbio, incontra (forse non casualmente) Temistocle Orimbelli, un uomo già avanti con gli anni, laureato in legge che non ha mai praticato la professione di avvocato e neanche altro tipo di lavoro. L'Orimbelli è stato in Africa durante la guerra e poi ha trascorso un lungo periodo a Napoli, prima di tornare a casa ed essere mantenuto dalla moglie, l'arcigna Cleofe. In casa con loro vive anche l'avvenente cognata Matilde, vedova dell'Ing. Berlusconi, fratello di Cleofe, disperso in guerra. Tra Orimbelli e il narratore (di cui non viene mai detto il nome) nasce un rapporto d'amicizia nonostante la differenza d'età. Insieme partono in barca per una crociera che li vede impegnati in varie avventure piccanti. L'Orimbelli, pur essendo descritto come un uomo non particolarmente piacente, pare avere molto successo con le donne. La vicenda si intorbida quando il narratore ascolta per caso una conversazione tra Orimbelli e un personaggio misterioso. L'argomento della conversazione è un particolare tipo di veleno.
Questa lettura è stata soddisfacente per la maggior parte dei partecipanti all'incontro di fine aprile. Piero Chiara ha uno stile scorrevole e la trama di questo libro è abbastanza interessante, tanto che può essere letto quasi come un giallo. 
Gli aspetti negativi che abbiamo riscontrato riguardano la poca credibilità dello stile di vita dei personaggi (ma in fondo il libro è ambientato in un'epoca molto lontana da noi) e il fatto che i personaggi femminili ne escono piuttosto male, soprattutto in riferimento alle varie donnine che di volta in volta salgono sulla barca del narratore...

Ci vediamo a fine maggio con il libro "Opinioni di un clown" del premio Nobel Heinrich Böll.

1 commento:

Helga ha detto...

A me non è piaciuto. Stop