mercoledì 2 giugno 2010

Incontro del 26.05.2010 - Stramonio

Il libro in programma per la serata era Stramonio di Ugo Riccarelli. La storia narra le vicende di un ragazzo appena maggiorenne che tenta di trovare il suo posto nel mondo fra varie difficoltà e alla fine riesce a farsi strada nella vita grazie ad un lavoro che non molti sarebbero disposti a fare: lo spazzino, o come si dice oggi, l’operatore ecologico. Il libro è piaciuto alla maggioranza delle persone presenti l’altra sera, fatta eccezione per Renato che l’ha definito un libro inutile, Helen secondo la quale il libro era troppo superficiale e pieno di cliché, ed Helga che l’ha letto tutto solo perché era corto, ma che l’ha trovato kitsch, una favola superficiale che non le ha trasmesso alcunché. Patrizia M. invece l’ha apprezzato molto e ha persino trovato un aspetto poetico nella spazzatura, tanto più che si tratta di un tema originale. Tutti erano concordi sul fatto che lo stile narrativo fosse molto semplice e questo ha contribuito a rendere più scorrevole la lettura. Secondo Patrizia P. il libro nel suo complesso va inteso come una metafora, e il fatto che i vari episodi fossero stringati è stato voluto dall’autore, affinché ognuno potesse trarne le proprie personali considerazioni. Marinella ha apprezzato molto lo stile e la figura del protagonista che le ricordava una persona di sua conoscenza. Michela invece ha posto l’accento sul tema del consumismo che anche secondo me è il fulcro del romanzo: siamo una società abituata al benessere e quindi allo spreco. Quando una cosa non ci serve più o non è più conforme ai nostri desideri, la gettiamo, senza preoccuparci di quello che avverrà dopo, perché tanto qualcuno se ne occuperà per noi. E tutto questo è visto attraverso gli occhi del protagonista che incarna il cliché del diverso, dell’incompreso, al quale niente riesce facile ma che continua comunque ad andare avanti.

Terminata la discussione sul libro, Helga ci ha parlato del Gruppo di Lettura di Castel San Giovanni, un gruppo nuovo che ha ancora bisogno di rodaggio e che l’aveva invitata ad uno dei loro incontri. Per chi volesse partecipare, il prossimo appuntamento a Castello, sarà alla Biblioteca di Villa Braghieri, Sabato 26 Giugno alle h. 10.00.

Su proposta di Patrizia P. abbiamo invece deciso di ritrovarci tutti in pizzeria, prima dell’arrivo delle vacanze estive. L’appuntamento è fissato per venerdì 11 Giugno h. 20.00 presso la pizzeria Bellaria a Creta.

Il prossimo incontro prima della pausa estiva sarà mercoledì 30 Giugno con "Il Paradiso degli orchi" di Daniel Pennac, proposto da Graziella.

Buona lettura a tutti.

Lorena per il GDL

3 commenti:

Maria Teresa ha detto...

Mi è spiaciuto non essere presente a sentire i commenti su questo libro. Ieri per caso ho incontrato Helga e ne abbiamo parlato un po'. Non posso che trovarmi d'accordo con lei sul fatto che il libro sia molto superficiale e pieno di luoghi comuni. Trovo che non sia una lettura per un pubblico adulto, magari è più adatta a lettori giovani, per iniziare a sensibilizzarli sul problema del consumismo e dello smaltimento dei rifiuti. Personalmente da un libro mi aspetto molto di più e penso lo stesso della maggior parte di voi.
Nel resoconto di Lorena non ho trovato accenni al cibo. Non c'erano leccornie da sgranocchiare all'ultimo incontro??? ;)
Ci si vede a cena l'11 di giugno.

Helga ha detto...

Bene, intanto Stramonio è riuscito a mettere d'accordo Maria Teresa e me nella valutazione di un libro (e come sapete questo non succede molto spesso, eheh:))
A parte gli scherzi…posso solo ripetere quello che ho detto la sera del GDL: Per me Stramonio è una strana forma di “kitsch letterario”, banale, superficiale, popolare con una connotazione fortemente sentimentale – senza, alla fine, non dire niente tranne quello che sappiamo già tutti: produciamo troppa immondizia e siamo troppo succubi del consumismo….
Ci vediamo venerdì alla GDL-pizza, ciao!! ^___^

Anonimo ha detto...

Io di Riccarelli avevo iniziato “Il dolore perfetto”, ma l’ho abbandonato dopo un centinaio di pagine tanto lo trovavo oleoso e artefatto. Vedo che sono in sintonia con voi.

Mariangela