Ziano mercoledì scorso sembrava una città fantasma. Non c'era in giro nessuno, il paese era vuoto, silenzioso e completamente avvolto nella nebbia. Pochi si sono avventurati fuori casa per venire in biblioteca a parlare del libro di Chaim Potok, "Il mio nome è Asher Lev". Tra gli assenti, anche la persona che lo aveva proposto ed è stato un vero peccato non poter sentire il suo parere e le motivazioni che l'hanno spinta a farci leggere questo libro.
La storia di Asher Lev è piaciuta a tutti soprattutto perché ci ha fatto rendere conto che la nostra conoscenza della cultura ebraica è molto superficiale. Quando abbiamo deciso di fare un ciclo sulla letteratura asiatica, volevamo scoprire mondi a noi lontani, e devo dire che grazie ai libri che abbiamo scelto, abbiamo ottenuto lo scopo. Nel libro di Potok si parla in particolare degli ebrei ortodossi appartenenti alla corrente dello Chassidismo, una minoranza caratterizzata da un forte spirito di unione ma anche da una notevole chiusura mentale che è la causa dei conflitti all'interno del romanzo. Il protagonista nasce con uno straordinario dono per la pittura, uno dono che per certi versi è anche una condanna. Infatti quello che egli sente di dover disegnare non sempre coincide con quello che egli ritiene giusto in base agli insegnamenti ricevuti e ai valori della micro-società in cui vive. Questo porta notevoli conflitti sia tra il protagonista e il mondo esterno (in paricolar modo con la sua famiglia) sia tra il protagonista e la sua stessa coscienza. Questo aspetto del romanzo è risultato a tutti abbastanza chiaro, anche se non del tutto condivisibile, per qualcuno invece è risultato un po' incomprensibile il tema della "coscienza dell'artista", in quanto non sono stati descritti o spiegati bene i meccanismi che portano il protagonista a questo bisogno compulsivo di dipingere e disegnare. Qualcun'altro ha trovato il libro noioso a causa dello stile in cui è scritto e per la ripetitività di alcune scene e situazioni. Però nessuno ha interrotto la lettura a metà poiché la curiosità di sapere come si concludeva la storia era troppo pressante.
Il prossimo appuntamento con il gruppo di lettura è mercoledì 25 gennaio 2012, con "Middlesex" di Jeffrey Eugenides. Per i partecipanti al gruppo di lettura ci sarà una pizza natalizia martedì 13 dicembre. Non mancate!
1 commento:
Bella serata ieri in pizzeria! Abbiamo avuto modo di parlare ancora di Asher Lev e di ribadire la nostra soddisfazione su questo ciclo di letture asiatiche. In futuro sarebbe bello riuscire a individuare una serie di scrittori africani che raccontino qualcosa di veramente interessante sul continente nero!
Posta un commento