giovedì 13 giugno 2013

Incontro del 29.05.2013 - Vicolo del mortaio

"Vicolo del Mortaio", pubblicato nel 1947, è la descrizione della vita quotidiana che si svolge in un vicolo del Cairo, durante la seconda guerra mondiale. I personaggi del romanzo si ritrovano nel caffè Kirsha, che è il cuore pulsante del vicolo, dove convergono tutte le vicende. Il libro è abbastanza breve e si legge velocemente, anche se non è piaciuto molto a chi non ama il genere "racconto", in  quando all'inizio del libro vengono presentati tutti i personaggi e la struttura narrativa risulta molto frammentata, appunto come se si trattasse di una serie di racconti. Qualcuno addirittura si aspettava qualcosa in più, visto che lo scrittore è un premio Nobel (attualmente primo e unico nobel arabo). Oltre allo stile sono stati criticati anche i personaggi, molto diversi da noi e lontani dal nostro modo di vivere perché appartenenti alla cultura islamica. Ogni sorta di azione viene giustificata in quanto fatta in nome di dio e i personaggi femminili ne escono in modo totalmente negativo. Dei 13 partecipanti all'incontro, 4 non avevano letto il libro per mancanza di tempo o interesse rispetto all'argomento. Per non farci mancare nulla, la serata si è conclusa con il taglio della torta al cioccolato di Elaine.

2 commenti:

Helga ha detto...

Io sono tra quelli che non amano molto il genere "racconti", ed ho avuto un po' di difficoltà sulle prima 50 pagine di questo libro. Ma poi, quando i singoli episodi (e personaggi) si sono "uniti" ed il mosaico è diventato più visibile mi è piaciuto molto questo libro. E' pieno di storie di vita, di emozioni, di umanità. Certo, racconta di un mondo molto diverso dal nostro. Ma è sempre interessante (ed importante) cercare di capire la mentalità e la cultura degli altri. E la lettura, di questo sono convinta, aiuta molto! Di Mahfuz leggerò sicuramente altri libri!

Anonimo ha detto...

Io adoro Mahfuz, l'ho trovato molto interessante, poi la cosa che mi ha reso piacevole la lettura è stata proprio la narrazione che ho trovato avvincente.