mercoledì 16 settembre 2015

Incontro di mercoledì 26 agosto 2015 - Anna Karenina



Avevamo deciso di approfittare della lunga pausa estiva per dedicarci ad un “classicone”: Anna Karenina di Lev Tolstoj. Malgrado i due mesi a disposizione, però, in pochi hanno portato a compimento l’impresa, e anche questa volta sulla tavola troneggiava una dolce conclusione di serata (plum-cake alle prugne e zenzero).

Gli spunti interessanti, tuttavia, non sono mancati: prima tra tutte, la considerazione – unanimemente condivisa – che la protagonista non rappresenti il personaggio più simpatico, né quello più interessante del romanzo. Al contrario, Tolstoj sembra dare il meglio di sé nella descrizione di ambientazioni, sentimenti, sensazioni e di personaggi solo apparentemente secondari.

Se, infatti, Anna risulta, nel suo dramma, piuttosto superficiale ed egoista – e, nota qualcuno, il suo intreccio sentimentale con Vronskij si risolve troppo rapidamente, a livello narrativo -, d’altra parte il personaggio di Kitty pare crescere ed acquisire forza e spessore pagina dopo pagina. 

La stessa cosa può dirsi di Levin, la cui vicenda di proprietario terriero “illuminato” dà spazio inoltre alla rappresentazione – inusuale in Tolstoj – di una fetta di società umile e popolare; ed è in Levin che l’autore avrebbe trasposto le proprie idee politiche e il proprio impegno sociale.

Non è mancato un momento di dibattito acceso: il fatto che le donne di questo romanzo siano impegnate solo a curarsi del proprio aspetto e/o dei propri figli, rivela la penna maschile, o è soltanto una fedele rappresentazione dell’alta società ottocentesca russa?
Noi ci siamo schierati… Diteci la vostra! 

(Claudia, membro del GDL CoLibri)

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