Dopo la pausa natalizia il Gruppo di lettura si è riunito mercoledì 27 gennaio per discutere il romanzo proposto da Lina.
Alla maggior parte dei presenti "L'amore ai tempi del colera" è piaciuto a metà. Non si può dire che sia un brutto libro perché all'inizio promette bene. Comincia "dalla fine", con la morte del medico, e poi racconta tutto quanto è accaduto prima in un prolisso flashback che a lungo andare stufa. La narrazione è forzata, sembra quasi che l'autore voglia far vedere a tutti i costi quanto è bravo a destreggiarsi con la penna perdendosi in dettagli per lo più inutili e a volte anche fastidiosi. Alla fine si arriva all'ultima pagina per forza di inerzia, con la sola curiosità di sapere dove vuole andare a parare e delusi perché nel frattempo: l'autore si è perso a raccontare particolari che non aggiungono niente alla storia (come la ricerca del tesoro sotto il mare, il medico che si annusa l'urina per sentire l'odore degli asparagi che aveva mangiato prima, i viaggi in Europa e i vari oggetti acquistati), i personaggi sono diventati poco credibili e a volte anche antipatici (si scopre addirittura che Florentino è un pedofilo) e si rimane con questo interrogativo: perché all'inizio ci ha raccontato il suicidio di Jermiah De Saint Amour, episodio che poi non è in alcun modo collegato col resto della storia?
Pochi quelli rimasti soddisfatti al 100% dalla lettura del libro perché si sono lasciati coinvolgere dalla storia d'amore e trasportare dallo stile di Márquez. In particolare Renato sostiene che tutti quei dettagli che a molti sono sembrati superflui sono invece fondamentali perché lo scopo dell'autore era quello di mostrarci la mentalità sudamericana, farci sentire "l'odore di Sudamerica". A Marinella invece è piaciuta la tristezza di fondo. Marinella aveva anche visto il film tratto da questo libro e parlandone ci è venuta l'idea di fare una serie di incontri per vedere film tratti da libri che abbiamo letto.
(Maria Teresa per il Gruppo di Lettura)
Alla maggior parte dei presenti "L'amore ai tempi del colera" è piaciuto a metà. Non si può dire che sia un brutto libro perché all'inizio promette bene. Comincia "dalla fine", con la morte del medico, e poi racconta tutto quanto è accaduto prima in un prolisso flashback che a lungo andare stufa. La narrazione è forzata, sembra quasi che l'autore voglia far vedere a tutti i costi quanto è bravo a destreggiarsi con la penna perdendosi in dettagli per lo più inutili e a volte anche fastidiosi. Alla fine si arriva all'ultima pagina per forza di inerzia, con la sola curiosità di sapere dove vuole andare a parare e delusi perché nel frattempo: l'autore si è perso a raccontare particolari che non aggiungono niente alla storia (come la ricerca del tesoro sotto il mare, il medico che si annusa l'urina per sentire l'odore degli asparagi che aveva mangiato prima, i viaggi in Europa e i vari oggetti acquistati), i personaggi sono diventati poco credibili e a volte anche antipatici (si scopre addirittura che Florentino è un pedofilo) e si rimane con questo interrogativo: perché all'inizio ci ha raccontato il suicidio di Jermiah De Saint Amour, episodio che poi non è in alcun modo collegato col resto della storia?
Pochi quelli rimasti soddisfatti al 100% dalla lettura del libro perché si sono lasciati coinvolgere dalla storia d'amore e trasportare dallo stile di Márquez. In particolare Renato sostiene che tutti quei dettagli che a molti sono sembrati superflui sono invece fondamentali perché lo scopo dell'autore era quello di mostrarci la mentalità sudamericana, farci sentire "l'odore di Sudamerica". A Marinella invece è piaciuta la tristezza di fondo. Marinella aveva anche visto il film tratto da questo libro e parlandone ci è venuta l'idea di fare una serie di incontri per vedere film tratti da libri che abbiamo letto.
(Maria Teresa per il Gruppo di Lettura)
6 commenti:
Ciao a tutti, il libro l'ho proposto io, e quindi non posso che dirne bene, e non posso non dire che aspettavo le opinioni che avrebbe suscitato, e sono molto contenta del dibattito che ne è uscito, è stata una riunione davvero divertente!!
Sono una di quelle 'innamorate' della scrittura di Marquez, d'accordissimo con Renato, nei romanzi di questo scrittore si percepisce il modo di essere e di vivere in quella parte di mondo, se ne sente davvero 'l'odore'... e d'accordo anche con Marinella, la tristezza di fondo è molto sentita ed è , per me, una caratteristica di tutti gli scrittori sudamericani, come la Allende e co.
Ciao a tutti!! Alla prossima!
ps. consiglio la lettura di tutti i libri di Marquez!! ;-P
Ciao Lina, non te la prendere se non è piaciuto a tutti il "tuo" libro. Sai, io ero un po' delusa perché di Garcia Marquez avevo amato molto "Cent'anni di solitudine". "L'amore ai tempi del colera" è sicuramente scritto bene (Garcia Marquez è un grande!), ma le storie d'amore mi lasciano sempre un po' perplessa, mi annoiano un po'. E questa storia qua era particolarmente noiosa (naturalmente parlo solo per me!!!). Ma ripeto: Garcia Marquez è un grande e sono d'accordo con te: vale la pena leggere i suoi libri - sopratutto se si vuole capire qualcosa del sudamerica ^_*
Io credo che non leggerò più niente di Márquez, non c'è feeling con questo scrittore. Ho letto "Cent'anni di solitudine" e non mi è piaciuto, o forse ero troppo giovane e non l'ho capito... resta il fatto che mi ha lasciato un bruttissimo ricordo e nessuna voglia di riprovarci... forse ci riproverò fra tanti anni, quando avrò ridotta a zero la lista dei miei TBR.
Tornando al libro in oggetto, l'ho letto tutto e anche in fretta (una settimana circa) all'inizio spinta dalla curiosità, dopo la metà spinta soltanto dalla voglia di finirlo perché non ne potevo più. Il suo modo di scrivere mi irrita, ostenta troppo la sua bravura e questo mi fa perdere interesse per la storia. Alla fine non mi importava nemmeno più sapere se i due finivano col mettersi insieme o meno, volevo solo arrivare all'ultima pagina e mettere via il libro.
Ciao,
nn me la prendo, ci mancherebbe!!!!! ;-D!!
Anzi vengo al GDL proprio per confrontare i miei gusti a quelli degli altri, ogni persona ha i propri gusti, ed è giusto così!
La scrittura di Marquez è così, irritante, triste a volte lenta, ma per me affascinante...
E poi, come già detto, è stata una serata divertentissima,ed è quello l'importante!!!!
Alla prossima!!!!
Non so se avete notato, ma ho aggiunto delle etichette ai post con i nomi degli autori che abbiamo trattato. Cliccando sui nomi nell'apposito menu a destra, viene automaticamente aperto il post in cui si parla di quell'autore. Ho pensato che a lungo andare potesse tornare utile. Che ne pensate?
Ciao Maria Teresa, ottima idea quella delle etichette/autori. Così ritroviamo facilmente l'argomento, e anche chi viene "da fuori" e vuole vedere cosa è successo in passato nel nostro GDL si può fare facilmente un'idea - e magari postare un suo commento...^^
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